Impugnazione di un atto: come si fa?

Impugnare significa procedere all’azione con cui un soggetto chiede al giudice di eliminare o modificare un determinato atto giuridico. Ma come si fa a impugnare un atto e quali sono le tempistiche? Vediamolo in questo articolo

Come si fa a impugnare un atto?

L’impugnazione di un atto può avvenire per via amministrativa o giurisdizionale. Nel primo caso l’atto è illegittimo/di errata valutazione e viene impugnato con ricorso gerarchico: in questo caso il ricorso deve essere presentato 30 giorni dalla comunicazione, scritto su carta bollata, e consegnato all’autorità a cui si ricorre.

In alternativa, può essere spedito tramite raccomandata o notificato tramite ufficiale giudiziario. Nel caso dell’impugnazione per via giurisdizionale, l’atto viene impugnato davanti al giudice amministrativo (TARTribunale Regionale Amministrativo): l’impugnazione deve essere effettuata tramite un legale, che presenterà ricorso indicando le motivazioni per cui l’atto venga impugnato e richiedendo un eventuale risarcimento danni.

Quali atti non sono impugnabili: una lista

È la legge stessa a qualificare alcuni atti come non impugnabili e questi sono:

  • la proposta di aggiudicazione e tutti gli altri atti endoprocedimentali privi di immediata lesività;
  • pareri resi dalla Amministrazione finanziaria in sede di interpello preventivo;
  • le circolari dell’ Agenzia delle Entrate con le quale viene interpretata una norma tributaria;
  • le proposizioni di accertamento davanti alle Commissioni tributarie.

Entro quanto tempo si può impugnare un atto di vendita?

I tempi massimi entro cui si può impugnare un atto di vendita di una casa oscillano tra i 5 e i 20 anni, a seconda del motivo per cui un soggetto ha intenzione di contestare l’atto di vendita di casa. Ecco alcuni motivi che giustificano l’impugnazione:

  • debiti del proprietario. In questo caso i creditori possono impugnare la vendita di una casa entro 5 anni dal suo compimento e renderla nulla;
  • donazione. Può capitare che questa operazione leda i diritti di terzi, come gli eredi: l’atto di vendita può essere impugnato, affinché ne venga dichiarata la nullità, entro un tempo massimo di 20 anni.

FONTE: immobiliare.it

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