Il preliminare di vendita: cos’è, come funziona e quanto costa


Nell’ambito della compravendita di un immobile, viene stipulato il preliminare di vendita, ovvero un contratto che vincola le due parti coinvolte (l’acquirente e il venditore) a rogitare in un momento successivo. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta, come si redige e le informazioni da conoscere sull’argomento.

Cos’è il preliminare di vendita?

Conosciuto anche come compromesso, il contratto preliminare di compravendita immobiliare è essenziale per diventare proprietari di un immobile. Si tratta di un contratto con il quale il venditore e l’acquirente si impegnano a rogitare in un secondo momento.

A cosa serve il preliminare di vendita?

Questo tipo di contratto ricopre un ruolo di fondamentale importanza: è, infatti, finalizzato a fornire delle garanzie alle parti coinvolte, che si impegnano reciprocamente a procedere con la compravendita dell’immobile senza cambiare idea.

A lato pratico, si tratta di un vero e proprio documento ufficiale che viene redatto in presenza di un notaio e inserito all’interno dei registri pubblici. Pur non essendo obbligatorio, questo tipo di contratto viene quasi sempre sottoscritto dalle parti ed è caldamente consigliato, proprio per avere maggiori garanzie ed evitare spiacevoli sorprese.

Quando il preliminare di vendita va fatto dal notaio?

Per questo tipo di contratto è consigliabile rivolgersi a un notaio perché fornisce maggiori garanzie, in particolar modo all’acquirente. Grazie al supporto di questo professionista è, infatti, possibile intercettare, ad esempio, eventuali irregolarità catastali o la mancanza dei pagamenti delle spese condominiali.

Come scrivere un contratto preliminare di compravendita?

All’interno del documento vanno riportate le seguenti informazioni:

  • la volontà delle parti;
  • una descrizione dettagliata dell’immobile oggetto della compravendita;
  • il prezzo concordato.

Quando va registrato il compromesso?

Il preliminare di vendita va sempre registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla firma del contratto (o 30 giorni se si tratta di un atto notarile), anche se si tratta di una scrittura privata non autenticata.

Quanto costa un preliminare di vendita?

Per la trascrizione è necessario calcolare, oltreall’imposta di registro, anche le seguenti voci:

  • l’imposta fissa di trascrizione
  • diritti fissi di trascrizione
  • l’onorario del notaio

FONTE: immobiliare.it

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