Quando si decide di acquistare (o di vendere) un immobile, la fase più delicata è quella che si svolge nello studio del notaio.
Stiamo parlando del momento clou della trattativa, quando la maggior parte dei dettagli sono già stati definiti dalle parti in causa: l’intervento del funzionario serve dunque per dare la necessaria ufficialità all’operazione, in modo che tutto risulti regolare davanti alla legge.
Una volta decretata la data del rogito, occorre presentarsi all’appuntamento con tutti i documenti per svolgere la pratica: infatti, per redigere l’atto di compravendita, il notaio ha bisogno di conoscere ogni dettaglio dello stabile oggetto di compravendita e non può tralasciare nulla nella compilazione del documento.
Quali sono gli accertamenti del notaio prima del rogito
In maniera preliminare, quando ancora la data del rogito non è stata fissata, il notaio compie quella che viene definita “attività di indagine” con le controparti, in modo da individuare la tipologia di documento più pertinente per essere utilizzata nel caso specifico.
È possibile che il notaio decida anche di convocare nel proprio studio sia l’acquirente che il venditore, al fine di comprendere a pieno il risultato a cui si vuole arrivare.
Una volta conclusa questa fase di analisi, il notaio è tenuto a svolgere una serie di controlli di tipo giuridico per attestare la piena legalità di quanto si sta predisponendo.
In questo modo, può avere la ragionevole certezza di operare nel rispetto della normativa vigente, compilando un atto che sia inattaccabile una volta depositato presso l’apposito registro.
Quali documenti controlla il notaio prima di scrivere l’atto di compravendita
Scendendo nello specifico dei controlli che un notaio deve svolgere dopo essere stato incaricato, la prima cosa che fa è verificare l’identità personale delle parti (per capire se gli individui con cui ha parlato siano davvero quelli che dichiarano).
Contestualmente, verifica anche che non siano attivi ipoteche o vincoli di alcun genere sui loro beni (e, in particolare, sull’immobile oggetto della compravendita).
Per fare un servizio completo, il notaio deve anche accettare la possibilità per le parti in causa di usufruire di bonus fiscali conseguenti all’operazione (come, ad esempio, gli sgravi sulla prima casa per chi acquista).
Infine, gli ultimi dati oggetti di controllo sono quelli relativi allo stabile interessato: occorre infatti una verifica non solo sullo stato dei pagamenti dei condomini (quando si tratta di un contesto multifamiliare), ma anche, ad esempio, sulla classe energetica della palazzina stessa.
FONTE: immobiliare.it