Tra le eterne battaglie sullo stile dolce/salato, mare o montagna, ce n’è una che passa più in sordina perché riguarda forse un ambito molto scontato e “confortevole” come il proprio letto.
Stiamo parlando dell’utilizzo della trapunta o del piumone durante i mesi invernali. Quale scegliere? Persino Caleffi, azienda tutta italiana con 60 anni di storia, che dal 1962 riscalda gli italiani grazie a un’intuizione di Camillo Caleffi, non ha una risposta definitiva.
Il fondatore capì da subito il valore della trapunta non solo come oggetto funzionale, ma come vero e proprio complemento d’arredo. Proprio in quegli anni la visione del mondo letto iniziò la sua trasformazione, ma i dubbi sull’ardua scelta rimangono.
Pro e contro della trapunta
In un primo momento gli aspetti positivi della trapunta sembravano superare gli altri: era preferibile alla coperta di lana perché più pratica, più leggera come peso ed esteticamente piacevole.
La trapunta ricorda qualcosa di infantile, è uno tra i primi ricordi che abbiamo della nostra infanzia, e in ogni caso rimanda a qualcosa di buono e famigliare. Ricordi romantici a parte, parliamo degli aspetti più pratici. La trapunta dona un aspetto molto ordinato e ben rifinito a tutto il letto, perché è un “capo invernale” finito, già completo di imbottitura che viene trapuntata insieme al tessuto esterno creando uno strato unico.
Non bisogna quindi mettersi a cambiare le lenzuola. Cosa che per qanto riguarda il piumone impegna invece molto. Un altro vantaggio sono le dimensioni: le misure della trapunta sono di solito molto grandi, più del letto stesso, con tanto di caduta laterale, creando un effetto elegante e ben definito.
La grandezza può tornare utile anche quando ci si trova a condividere il letto con qualcun altro, senza il rischio di “rubarsi le coperte”. La trapunta si può abbinare con le lenzuola, ma attenzione a creare abbinamenti troppo azzardati.
Un aspetto positivo è che la presenza di lenzuola consente di lavare con una maggiore frequenza la biancheria che è a diretto contatto con il corpo. La trapunta può essere lavata in relazione ai cambi di stagione, ossia quando viene riposta nell’armadio.
Il piumone: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Più moderno e preferito dalle nuove generazioni, il piumone ha sicuramente il grande vantaggio di poter individuare la pesantezza che si preferisce a seconda delle stagioni.
Può coprire dal freddo durante il rigido inverno ma è utile anche nei periodi più miti, basta solo alleggerirlo un po’. Mentre le trapunte sono realizzate con un’imbottitura da 300 g/mq studiata per garantire un ottimo tepore durante le notti invernali, i piumoni hanno invece differenti grammature e possono essere realizzati con diversi materiali d’imbottitura.
Caleffi ne produce di diverse tipologie, anche un modello Quattrostagioni studiato per essere utilizzato durante autunno, inverno e primavera. Si tratta di un oggetto molto versatile, può cambiare spesso colore e caratteristiche, e anche molto più pratico della trapunta, essendo più piccolo è più facile da riporre nell’armadio ed entra anche in lavatrice. La scelta è ardua, questione di gusti.
FONTE: immobiliare.it